Twisties e Sport Resilience Lab

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Come prevenire le distorsioni cognitive più rischiose per chi pratica sport acrobatici

I twisties sono blocchi mentali che fanno perdere a un atleta l’orientamento spazio-temporale mentre è in aria, facendogli perdere il controllo del proprio corpo e facendogli compiere movimenti che non aveva previsto.

Se ne è parlato molto dopo le dichiarazioni di Simon Biles riguardanti il suo ritiro. Dopo di lei, molte altre ginnaste hanno confessato di averli sperimentati. Anche automatismi apparentemente acquisiti e banali, se si perdono i punti di riferimento, possono diventare un problema.

Abbiamo chiesto alla dr.essa Stefania Ortensi come si prevengono i twisties:
“Si tratta di una distorsione cognitiva causata da diversi fattori, primo fra tutti il choking, ossia quel processo repentino e progressivo di deterioramento della performance causato da ansia e forti pressioni esterne e interne. Se è decisamente difficile correggere questo fenomeno mentre è in atto, si può però prevenirlo”.

Cosa possono fare gli alteti?
“Essenziale è avere una preparazione mentale adeguata, per esempio con il nostro Sport Resilience Training gli atleti imparano non solo a gestire ansia e peso delle aspettative, ma anche a mantenere adeguati livelli di concentrazione e di gestione emotiva, e ciò permette loro di performare al meglio delle proprie potenzialità”.

In cosa consiste lo Sport Resilience Training?
“Abbiamo creato uno Sport Resilience Lab, all’interno del quale applichiamo un protocollo che proponendo un training di potenziamento della Resilienza e della Durezza Mentale degli sportivi attraverso precise tecniche di Mental Training. È possibile valutare la propria capacità di resilienza con un test, lo Sport Resilience Questionnaire, che indaga sei dimensioni:
1-Senso di controllo
2-Gestione emotiva
3-Tolleranza alla frustrazione
4-Orientamento agli obiettivi 5-Approccio Positivo
6-Capacità di adattamento.
Il test può essere risomministrato nel tempo: inizialmente per valutare il livello di resilienza nello sport già posseduto dall’atleta e successivamente per monitorare i progressi fatti e ridefinire nuovi obiettivi”.

Chi volesse testare le propria attitudine alla resilienza, può scriverci dai contatti in homepage!

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