Strategie del Portiere ai rigori

Strategie portiere ai rigori
Warm-up Decrement. I rigoristi hanno molti dati statistici a cui fare riferimento. Ma quando sono soli davanti alla porta è la testa che conta. E qui il portiere può giocarsi le sue carte.

Da anni il tema dei calci di rigore viene passato al vaglio della scienza, alla ricerca del tiro perfetto.

Oggi sappiamo che la rincorsa più efficace è di 5 o 6 passi, che se il tiratore è mancino ha più possibilità di segnare e che il tiro migliore sarebbe al centro, perchè solo 7 volte su cento il portiere rimane fermo senza buttarsi a destra o a sinistra.

I rigoristi, dunque, hanno molti dati statistici a cui fare riferimento. Ma quando sono soli davanti alla porta è la testa che conta. E qui il portiere può giocarsi le sue carte.

👉Avete mai sentito parlare di WUD? Il Warm-up Decrement indica il repentino abbassamento del ritmo gara e viene utilizzato in molti modi. Per esempio, nel gioco del basket gli allenatori chiamano i Time Out per interrompere l’inerzia positiva degli avversari.

Nel calcio, invece, il portiere può mettere in atto piccole azioni disturbanti per interrompere la routine di preparazione al tiro dell’avversario.

Per esempio, nella Finale Argentina-Francia, Emiliano Martinez non è rimasto sulla linea, facendosi richiamare dall’arbitro e rallentando in questo modo il turno di tiro; il francese Coman distratto dal comportamento del portiere avversario, si è innervosito, uscendo dalla sua routine di tiro, e ha sbagliato il rigore.

Nei turni successivi si è visto il gesto più eclatante, sottolineato anche dai telecronisti: “Solito giochetto psicologico di Martinez che prova a disturbare l’avversario portando via il pallone”.

Tchouaméni, costretto a fare qualche passo in più per recuperare la palla, forse si innervosisce e per la Francia arriva il secondo errore dal dischetto.

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