Ma se ogni volta dobbiamo ripartire da zero, come possiamo migliorare?
Se ci fermiamo a riflettere, ricominciare sempre è un vantaggio sia per chi è stato sconfitto che per chi ha vinto. Perché l’esperienza e le skills guadagnate non si perdono: si consolidano e formano il gradino per compiere il passo successivo, ed è questa la base per il miglioramento continuo della performance!
Nella pratica, quale metodo dobbiamo applicare per metterci sulla strada del miglioramento continuo? Possiamo prendere in prestito dal mondo aziendale il Ciclo di Deming o PDCA, una metodologia in 4 fasi utilizzata per la prima volta in Giappone per il controllo e il miglioramento continuo dei prodotti e dei processi. Vediamolo nel dettaglio.

PLAN – Fase 1: è il momento dell’analisi, in cui si fotografa la situazione attuale. Si stabiliscono gli obiettivi da raggiungere e la strategia per farlo.
DO – Fase 2: è il momento dell’azione, in cui si ottimizza e mette in atto ciò che abbiamo pianificato. Costituisce il nucleo del lavoro ed è utile anche per raccogliere dati per il passo successivo.
CHECK – Fase 3: qui verifichiamo il percorso e valutiamo i progressi in base ai risultati attesi nella fase di Plan, per capire se siamo sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo.
ACT – Fase 4: il passaggio finale, in cui si aggiornano, correggono, e migliorano i processi. Se il miglioramento atteso si è verificato, è questa la fase in cui lo si riconosce e lo si rende uno standard… il famoso gradino da cui muove il prossimo passo.
Questo ciclo si ripete all’infinito e permette di mettere in atto tutte le azioni correttive che garantiscono il miglioramento continuo della performance. Possiamo applicarlo a tutte le componenti del gioco, dal miglioramento individuale di un gesto tecnico, all’esecuzione collettiva del sistema di gioco, ma anche a livello di staff, per esempio per migliorare e consolidare la catena di comunicazione tra i membri del team o, a lungo termine, per costruire una squadra migliore nel corso di più stagioni.