Sull’ultimo numero di Sciare (gen2020) trovate un’intervista a Stefania Ortensi, che insieme a Lucia Bocchi ha sistematizzato il know-how in psicologia dello sport in un protocollo di mental training che abbiamo chiamato Modello P.E.R.F.O.R.M.A.
L’acronimo riunisce gli otto pilastri della preparazione mentale:
- Prestazione
- Emozioni
- Rievocazione immaginativa
- Flow, Obiettivi
- Rituali di concentrazione
- Motivazione
- Attivazione.
Nello specifico la dott.ssa Ortensi approfondisce in questo articolo la lettera R di P.E.R.F.O.R.M.A, i Rituali di Concentrazione, con particolare riferimento allo Sci:
“I Rituali di concentrazione rivestono un ruolo di primo piano per lo sci, a tutti i livelli agonistici. Sicuramente avrete notato diversi atleti compiere gli stessi gesti, respirare in un determinato modo e pronunciare delle parole prima di uscire dal cancelletto. Questi sono rituali o routine di concentrazione: un insieme integrato di pensieri, respiri, azioni e immagini, che si attivano in modo coerente prima della prestazione e che fungono da “ancoraggio” psicologico consentendo di focalizzare l’attenzione sul presente, sul qui ed ora, e su ciò che si può controllare.
Per funzionare, una routine deve essere una sequenza precisa, ripetibile e soprattutto collaudata e automatizzata in allenamento. Il susseguirsi di passaggi prestabiliti favorisce nello sciatore un focus attentivo sul processo, che lo tiene lontano da distrazioni interne e/o esterne e dall’insorgere dell’ansia agonistica. Ma attenzione: non ha niente a che vedere con la superstizione. Indossare sempre le stesse calze, ascoltare la stessa canzone, non sono routine preparatorie!”
Leggi l’articolo completo QUI